Alla Rubrica “La Voce dei lettori” de “La Provincia Pavese” 

La creatività italica ha partorito una creatura assolutamente originale: l’autostrada regionale.

Dell'autostrada tutti avevamo una certa idea: una strada ampia, possibilmente rettilinea per lunghi tratti, percorribile a pagamento e adatta a spostamenti su lunghe distanze. Oggi ci dobbiamo ricredere: le autostrade sono anche a breve lunghezza (50-60 km) con caselli autostradali vicini, distanti 5-6 Km fra loro.

Emblematico l’esempio del progetto di autostrada Broni – Mortara in provincia di Pavia: con la motivazione che i soldi pubblici sono scarsi, si lascia spazio ai privati, che con il supporto della finanza pubblica trarranno lauti profitti (pedaggi di 3 € per percorrere 20 km) dalla privatizzazione di un bisogno sempre più sentito: muoversi.

Muoversi in pianure dove i paesi limitrofi ai principali centri (es. Pavia) sono cresciuti a dismisura, dilatando lo spazio urbano per fagocitare ogni interstizio, in un processo di metastasi cementifera che partendo da Milano si irradia in ogni direzione creando un tappeto di asfalto e cemento senza soluzione di continuità.

Pavia - come Cremona e Mantova - le conoscevamo come aree tradizionalmente agricole, ma pare che il suolo agricolo non abbia più valore alcuno nel sentire comune e nella immagine mentale che la classe politica ha dello sviluppo.

L’Italia è ormai un Paese che a grandi passi sta cementificando una risorsa strategica: il suolo, cioè la capacita’ di produrre il cibo che le serve. Nei suoi rapporti annuali l’Istituto di Economia Agraria ci informa che stiamo perdendo l’autosufficienza alimentare, ma pare che a nessuno importi; preferiamo sigillare sotto migliaia di capannoni i nostri suoli migliori per poi accogliere a braccia aperte le navi cisterna piene di passata di pomodoro cinese.

L’autostrada Broni Mortara nasce dall’idea di risolvere un problema di traffico locale ma è altro: importerà in provincia di Pavia parte del traffico pesante che oggi scorre su altre arterie che attraversano aree (come il sud e il nord milanese) sature di traffico e inquinamento. Sarà il medesimo destino della provincia di Pavia che paradossalmente si sobbarcherà cio’ che oggi è di altri per diventare nel tempo sempre più simile all’hinterland milanese, da dove ogni fine settimana fuggono centinaia di migliaia di persone alla ricerca di una boccata di ossigeno.

Questa nuova autostrada importerà un’ ulteriore quota di traffico su gomma perché servirà le migliaia di camion al giorno dei futuri poli intermodali di Bressana e Mortara; un altro ne è previsto a S. Giuletta, mentre quelli del tortonese sono ampiamente sottoutilizzati: non siamo in grado di programmare le scelte e l’uso dello spazio? L’autostrada Broni Mortara avrà svincoli (Pavia, Gropello…) estesi poco meno dei paesi vicino ai quali sorgeranno. Un consumo di suolo di proporzioni abnormi: davvero non esistono alternative meno distruttive pe